sabato 28 agosto 2021

Crisi esistenziale

 

 

 

 

La foto è puramente casuale, non ho trovato nulla che potesse raffigurare me e il mio 51%. La  nostra   macchina non è come quella in foto, mentre la somiglianza con i due...è molto stretta!!!  "OK!!!! Bronchenolo...guida tu!". "E già, monsieur Voltaren  è stanco e non sopporterebbe  due ore di guida per tornare a casa!". Mi adagio sul sedile anteriore di fianco a lei e con un fil di voce replico: "Che facciamo? Citiamo tutto il ricettario farmaceutico o passiamo  direttamente  ai prodotti  della parafarmacia?". Accendo la radio e distendendomi meglio sul sedile, socchiudo gli occhi e comincio rimuginare. Pensavo al rientro, all'inverno, alla solita vitazza quotidiana e....al blog: all'incedere ormai piatto e scontato, alla deriva ineluttabile delle mie giornate al PC. Così, tra i tanti pensieri che affollavano la mia mente ormai vulcanica e tendente alla follia deflagrante, ho raccontato al mio 51% l'idea balzana che già da tempo frulla nella mia testa: "Molto probabilmente chiuderò definitivamente il blog!". Quasi andava fuori strada per lo scossone neuronico: "Ma tu sei scemo,  tu sei fuori come un balcone, cambia pusher...altrimenti ti perderò per sempre....il che non sarebbe né uno sgradito epilogo, né un'irreparabile evenienza!". "Uè, Veramon, cosa credi che io stia sul blog a passare la nivea agli ippopotami? Io sono monellaccio, ho una reputazione da difendere, non posso trastullarmi così senza essere avanguardista e originale, portatore sano di novità e trasgressione, io devo sconvolgere e sparigliare altrimenti, è la morte apparente, la fine del mio impegno nella comunità!". "Senti dottor Scholl dei miei stivali..ops...dei miei sandali, io ti lascio fare tutto ciò che vuoi, ma per onestà intellettuale e per rispetto ai tuoi amici della parrocchia comunitaria, eviterei sortite avventurose e inutili; lascia perdere l'avanguardia   e l'originalità, la trasgressione e....gli ippopotami: sii te stesso e chi vorrà sopportarti con santa rassegnazione, guadagnandosi odore di santità e aureola con luce intermittente, ti stimerà e verrà a leggerti con piacere...se vorrà!". Ormai eravamo quasi giunti a casa, mancavano poche centinaia di metri: "Vedi cara la mia effervescente Brioschi, io devo difendere la mia immagine, il mio stile e sono convinto che questa mia decisione non interesserà nessuno a questo punto del mio percorso...evidentemente ho dato quello che dovevo e non ho più niente da dare!". Frena di colpo, si affianca a destra e mi apre la portiera. "Che fai Aspirinity? Non siamo ancora a casa....". "Lo so dove siamo: adesso scendi subito dalla macchina e ti fai il resto della strada a piedi, così rifletti e ti rendi conto dell'enorme sciocchezza. Io mi dissocio dalle cazzate!!!!". "No, un momento...mi dai da pensare, ascoltami...credevo saresti stata d'accordo, dopo oltre dieci anni e tante ciance, litigi, discussioni sul mio lungo tempo passato al PC, finalmente sarei ritornato a far parte della nostra intimità che soffriva i limiti del mio impegno quotidiano. Insomma, felice di ritornare ad essere famiglia a tutti gli effetti!". Lei tace, riparte lentamente notando il mio silenzio imbarazzato, mi guarda e: "Ascolta mio caro Zigulì, in realtà la mia vita, con te molto impegnato con il blog è stata piacevole, vissuta senza sentire il tuo fiato sul collo e le tue estemporanee uscite su ogni cosa che ci riguardasse. Io ho vissuto bene questi dieci anni, perché ora mi vuoi rovinare gli ultimi anni della mia vita...asfissiandomi e limitando la mia libertà casalinga? Resta nel blog, continua e...fammi vivere!". Mi taccio...e rifletto, stiamo per arrivare a casa ormai, la nostra vacanza è finita e dopo questa sua confessione penetrante e sconvolgente, sono ad un bivio: faccio felice lei o rendo infelici voi e inutile la mia attività ormai giunta alla fine? Non voglio aiuti, non mi servono suggerimenti...so già quel che farò!   

 

 

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