sabato 21 agosto 2021

Il mare stressa

 

 

 

Non tragga in inganno il cartello. Sarà che il momento delle vacanze sia proficuo per chi si sia stressato abbondantemente durante l'anno epidemiologico, certo è che la spiaggia, luogo dove in piena estate ci si ritrova tutti, resta l'agone preferito per dare libero sfogo a una "libertà" alienata e soppressa durante l'anno. Mi ha fortemente stupito il numero dei litigi, delle aggressioni e dei battibecchi avvenuti quest'anno: mai avvertito un susseguirsi di tanti scontri più o meno verbosi e...a volte inutili. Vi segnalo due casi che mi hanno impressionato molto: il mare e la spiaggia sono il comune denominatore che unisce queste due storie. Un bagnino di 26 anni attivo sulla spiaggia di Castellabate (SA), ha notato che alcuni bagnanti hanno catturato una medusa, l'hanno recata sulla spiaggia e si accingevano ad ucciderla. Il bagnino, notato che non fosse di quelle pericolose per l'uomo, è intervenuto affinché non fosse soppressa e rimessa in acqua. E' nata un'animata discussione tra i bagnanti e il bagnino ecologista: gli animi si sono surriscaldati e per porre fine al diverbio, uno dei presenti (il più esagitato) ha sferrato un secco pugno sulla testa del difensore...d'ufficio. L'uomo è caduto dolorante, l'aggressore è stato fermato dai carabinieri avvertiti da altri bagnanti meno stressati e la storia finisce qua. Della medusa non si hanno notizie. L'altra scioccante avventura l'ha vissuta un maresciallo dei carabinieri  che trascorreva su una spiaggia del cosentino (sua zona natale) le vacanze. L'uomo in servizio a Ciriè in Piemonte, ha notato che un signore che fumava una sigaretta e giunto alla fine, ha gettato in mare la cicca. Da buon cittadino il maresciallo ha invitato l'ignavo cittadino a raccogliere la cicca. Apriti cielo: un diverbio senza fine con l'implicazione dei familiari che difendevano l'ineducato italiano. Alla fine, con parole che volavano al vento, con ritrosie da parte del colpevole il buon maresciallo è tornato al suo ombrellone dove era la sua famiglia, si è sentito male ed è deceduto per un infarto. A nulla sono serviti i soccorsi, purtroppo per lui, è stato fulminante. Due fatti di cronaca che si aggiungono ai tanti segnalati dalla cronaca e accaduti lungo tutte le coste italiane. La domanda sorge spontanea: la spiaggia libera, o fosse anche in concessione ad un lido, comporta per ciascun frequentatore di poter fare i comodi suoi? Oppure ognuno si reca al mare con un solo pensiero nella testa: "Devo scaricare lo stress del maledetto covid, giuro che alla prima occasione che mi capita, meno chiunque mi capiti a tiro!". Sarà stato così, oppure ci siamo tutti bevuti il cervello e siamo alla ricerca dell'arca...ops...del pattino perduto?

 

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