Molto singolare quanto accaduto al CEO della McDonald's, Steve Easterbrook: è stato licenziato perché aveva una relazione consensuale con una dipendente. In più, dopo alcuni giorni aver ricevuto la liquidazione dall'azienda, intorno ai 105 mila dollari, la stessa McDonald's ne ha richiesto la restituzione perché il dirigente ha taciuto la relazione. Un dirigente, un qualsiasi dipendente, dal primo all'ultimo nella scala gerarchica di una grande azienda, può rischiare anche il licenziamento se fa male il suo lavoro, se commettesse reati contro di essa, ma la vita privata di un dipendente, non può essere violata dalla pseudo norma: "Devi riferire se hai una relazione extraconiugale!". Da non credere, questo è un vero e proprio attacco alla libertà personale, se poi pensiamo che questo sia accaduto in America, allora sembra evidente come lo stato liberale americano faccia un passo indietro, restaurando quel puritanesimo di cui si era disfatta anni e anni fa. Pretendevano che raccontasse in giro e alla propria direzione che avesse una relazione extraconiugale? Saranno pure caxxi suoi o no? Da quando in qua la vita privata di un individuo interessa chi gli dia un lavoro? Steve, con molta riservatezza e tanta prudenza, portava avanti questa relazione: mai uno sgarbo, un'uscita fuori luogo. Al limite avrebbe dovuto preoccuparsi della moglie ma, anche in questo caso, saranno pure fatti suoi, o no? Sono basito per questa storia, si cacciano amministratori delegati, dirigenti e pezzi grossi dovunque capiti l'occasione di surrettizie e/o comprovate azioni a danno del datore di lavoro: per reati, per furti, per cattiva conduzione aziendale; ma se ora prendesse piede, come pare stia avvenendo sempre più spesso, il ficcare il naso nel privato del dipendente, allora ci stiamo giocando la libertà personale, la privacy di cui tanto ci siamo vantati e infine, il diritto di avere anche una situazione extraconiugale, per la quale l'uomo risponde solo alla sua coscienza.
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