lunedì 14 febbraio 2022

Free

 

 

 


Certo è che se voleva provocare uno scossone politico e scuotere il paese con una notizia a dir poco sconvolgente, il socialista belga Paul Mgnette, sindaco di Charleroi, ci è riuscito benissimo: "Aboliamo lo shopping on line". Il capo del partito socialista, non ha avuto alcuna perplessità o remora, nel lanciare la ferale proposta. Il motivo della sua richiesta, non è poi così peregrino: lui fa parte del governo belga, conosce le realtà del suo paese e la sua avventata proposta, ha scosso tutti. Il lavoro notturno è il problema fondamentale e poiché il Belgio è nella media europea per quanto riguarda i consumi effettuati in rete, per mantenere il passo con le nazioni confinanti, sono costretti a discutere di lavoro che parte dalle 20 in poi, per mantenere i ritmi della distribuzione. Il governo parrebbe interessato, per favorire le imprese, a portare il salario a 20 ore giornaliere fermo restando il parere dei sindacati. Per Magnette invece, è necessario abolire il lavoro notturno poiché trattasi di degrado sociale ed ecologico. Il suo punto di vista  è molto chiaro: "Perché avere gente al lavoro di notte solo per accontentare gente che vuol fare acquisiti a tutte le ore on line e ricevere quanto ordinato in 24 ore?". Beh, raccontata così la soluzione non sarebbe malvagia, si tratterebbe di spalmare il lavoro in modo diverso e meno compulsivo, evitando i salari notturni che sono ovviamente molto pesanti. Lo scontro è in atto, il confronto è aperto politicamente, ma bisognerà ascoltare tutte le parti in causa. Resta una frase detta da Paul Magnette che mi ha colpito molto e credo che possa scuotere i più attenti e saggi interlocutori: "Basta con il lavoro notturno. Davvero non possiamo aspettare due giorni per ricevere un libro?". Meditiamo su questa frase...



 

Nessun commento:

Posta un commento

piccole