giovedì 23 settembre 2021

Anche i preti spacciano

 

 

 

Quando tutto l'aberrante male si concentra in una persona sola. Un prete, un prete come tanti, ha compiuto una serie  di reati a Prato, che nessuno oserebbe pensare, proprio per quell'abito talare che una volta indossato, dovrebbe "garantire" purezza di spirito e coscienza pulita per essere pastore di una chiesa cristiana. Rubava i soldi della questua, sottraeva soldi della chiesa, comprava e vendeva droga, organizzava festini e orge a volontà, aveva un compagno (anche suo complice) e per ultimo, taceva di essere  malato di AIDS e la sua sieropositività, nuoceva a coloro con i quali aveva rapporti. Vita allegra e balorda, vita fuori da ogni schema e ragione, non riusciva a controllarsi ed era una spietata macchina del male. Casi di preti e prelati immischiati in reati di tutti i generi ne abbiamo avuti e ne avremo ancora: specie la pedografia è ricorrente tra coloro che sono ministri della Chiesa. Costa dirlo, ma purtroppo, è per le loro porcate che molti si sono allontanati dalla Casa di Dio. Delusi, amareggiati e taluni "schifati" per questi signori fuori da ogni regola terrena e sacramentale, dobbiamo registrare sconfitte e perdite per l'immagine della Chiesa in terra. Daranno conto alla legge terrena e soprattutto, a quella Divina. Ricordiamo tuttavia che la Chiesa di Cristo, quella a cui noi credenti dobbiamo fare riferimento è lassù e nessuno la può tradire e/o stravolgere. Gli uomini possono sbagliare e lo si può capire, ma Don (sic) Francesco Spagnesi, non ha attenuanti e spero cominci col pagare tramite la giustizia degli uomini, quegli uomini che ha tradito colpevolmente e recidivamente.

 

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